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La Storia

Beatificato il 26 ottobre 1980
da San Giovanni Paolo II
Scrive Bartolo Longo: “Un elemento molto importante di educazione per noi è la Scuola, in essa, però non intendiamo istruire soltanto la mente, ma soprattutto intendiamo formare il cuore”. A tal fine è intesa tutta l’opera del Beato. Bartolo Longo il 6 novembre 1886 inaugurò a Pompei due asili: maschile e femminile per togliere i piccoli dalla strada, mentre i genitori lavoravano in campagna. Egli chiese ed ottenne l’apertura di nuove scuole popolari gratuite per i fanciulli in Via Corso Nuovo (oggi Corso Vittorio Emanuele) e per le fanciulle in Via Pioppi (attuale Via S. Giovanni Battista De La Salle). Iniziarono così le scuole femminili e maschili interne ed esterne. B. Longo affidò la responsabilità dell’educazione, in un primo momento, ad una famiglia di provata esperienza nel campo: i Padri Scolopi e il primo responsabile, Gualberto Giannini, venne in Valle di Pompei in via sperimentale il 24 ottobre 1894. Rimase nell’istituto per cinque mesi soltanto, poi lo sostituì Padre Antonio Gandolfi a cui B. Longo affidò anche l’ufficio di maestro e amministratore delle scuole elementari esterne. Agli Scolopi seguirono i fratelli delle Scuole Cristiane (1907), la cui opera continua tutt’oggi. A loro va anche il merito di aver contribuito alla nascita del Comune di Pompei avvenuta il 28 marzo 1928, grazie all’interessamento di Fr. Adriano Celentano, direttore, all’epoca, dell’Istituto B. Longo. B. Longo, nell’insegnamento, si fece aiutare anche dalla regolare congregazione delle figlie del Santo Rosario di Pompei (25 agosto 1897) quest’aiuto dura ancora tutt’oggi in quanto, alcune religiose prestano la loro attività educativa sia nella scuola dell’Infanzia sia in quella Primaria. Attualmente la direzione di questi due importanti tronconi dell’educazione sono affidati A Sr. Nunziatina Del Gatto. Le scuole furono prima private (1901); poi pontificie (1907); in seguito parificate (1949) ed infine paritarie (2000). Le scuole di B. Longo sono state le uniche agenzie educative sul territorio fino al 1939. L’attività scolastica, alla base del lavoro sociale del Beato, continua ancora oggi con la presenza di circa 900 alunni delle scuole paritarie del Santuario. La “nostra” scuola quindi, va percepita come risorsa per il territorio in un rapporto maturo e produttivo di scambio, a beneficio dell’intera comunità territoriale. Essa, oltre ad avere una funzione evangelizzatrice, contribuisce soprattutto alla formazione sociale e civile del cittadino. IDENTITA’ EDUCATIVA DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia e Primaria Paritaria B. Longo s’ispirano ai documenti del magistero ecclesiastico e al carisma del suo Fondatore e fa riferimento esplicito alla condizione cristiana dell’uomo. B. Longo, pur non essendo specializzato negli studi pedagogici, vi sopperì con la sua vivida intelligenza, le sue brillanti intuizioni e soprattutto il profondo amore con cui si dedicò alla formazione dei giovani. Per questo il principio fondamentale su cui incentrò tutta la sua pedagogia, è quello della carità educativa, intesa nel senso di totale dedizione al servizio dell’educando. nelle lezioni di religione offerte a tutti gli alunni;trascendenti (incontro con Cristo nella Sua Parola, nella preghiera, nella pratica dei Sacramenti, nella morale);

Le linee essenziali dello stile educativo di B. Longo, possono così riassumersi:
  • valorizzazione delle capacità e caratteristiche di ciascuno;
  • stimolo all’aiuto reciproco come esperienza di autoeducazione;
  • valorizzazione dell’esempio reciproco;
  • attenzione ai più umili e bisognosi;
  • formazione religiosa con particolare attenzione alla vita sacramentale e alla preghiera.
La formazione religiosa e morale trova nella scuola momenti privilegiati:
  • nella pratica del Sacramento della riconciliazione;
  • nella Celebrazione Eucaristica;
  • nei momenti di riflessione o orientamento spirituale.
Obiettivo finale è la formazione di cittadini umanamente e cristianamente responsabili e maturi, derivanti dalla sintesi tra fede, cultura e vita . Ogni organismo della comunità educante partecipa al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
  • verso se stessi (dignità, autonomia, responsabilità);
  • verso gli altri (rispetto, lealtà, solidarietà, fiducia, chiarezza nei rapporti, partecipazione)